STORIA DELL’ARALDICA

L’araldica è una scienza antica e nasce come evoluzione della simbologia, da sempre usata dall’uomo per esprimere le proprie emozioni o per comunicare.


Le “armi” o gli stemmi nascono intorno all’ 800 per facilitare il riconoscimento dell’avversario durante i tornei cavallereschi e le battaglie, ma anche per distinguere le nobili famiglie, il loro grado, titolo, i loro figli e i rami collaterali.


Nel tempo le regole araldiche si sono evolute ed affinate e grazie all’araldica – tra l’altro importante scienza ausiliaria della storia – è possibile evincere se una famiglia è nobile o no, se il possessore dello stemma è stato insignito di un ordine cavalleresco, se è un ecclesiastico o un laico, se è un militare o un civile, se è sposato o imparentato con altre famiglie, se la sua famiglia possedeva dei feudi, se è il capofamiglia, il primogenito o il cadetto, se svolge una particolare professione, se una donna è nubile, sposata o vedova, se suo padre è ancora vivo o no, se è primogenita o no e altre cose che rendono l’araldica uno strumento veramente interessante e unico che potrebbe e dovrebbe essere usato di più; specie come rappresentazione grafica di un cognome o una famiglia e come eredità spirituale e di valori da tramandare di generazione in generazione.


Purtroppo nella nostra cultura l’araldica è vista ancora come un retaggio della casta nobiliare e quindi ogni volta che si parla di araldica si pensa si voglia riportare in Italia la monarchia.

Questo Registro vuole non solo promuovere l’araldica e il suo uso in modo serio e scientifico, ma anche sfatare tutti i pregiudizi che la circondano e che non le permettono di ricoprire il giusto ruolo che le compete.