Nel film Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà (On Her Majesty’s Secret Service) oltre a presentare lo stemma di James Bond e di Blofeld si tira in ballo il College of Arms di Londra, che mette in mostra un testo araldico e fa parlare le Bond girls di araldica.
L’idea dello stemma di James Bond nasce dall’amicizia tra Ian Fleming (anch’egli appassionato di araldica) e Robin de la Lanne-Mirrlees, nobile inglese, nonchè scrittore e araldo del College of Arms, che effettuò studi sulla famiglia Bond.
Nel racconto si scopre che il motto di Sir Thomas Bond è “Il mondo non è abbastanza” e che potrebbe essere un antenato di 007, per cui gli assegnano anche lo stemma di questa famiglia, i baronetti di Peckham, ovvero d’argento, allo scaglione di nero, caricato da tre bisanti d’oro; al cantone destro caricato da una mano di rosso (distnizione dei baronetti).
A Ernst Stavro Blofeld, capo dell’organizzazione criminale SPECTRE, invece si attribuisce il seguente stemma:
Scudo: gotico
Arma: d’azzurro, alla doppia croce di Lorena d’argento, attraversata dalla testa di un cinghiale d’ooro, con unghia d’argento; al capo d’argento, caricato da quattro losanghe di rosso
Motto: Arae Et Foci (per aria e in volo)
Corona: da conte
Elmo: da conte
Cercine e lambrecchini: d’azzurro e d’oro
Cimiero: un cinghiale fermo su una montagna innevata
Supporti: due aquile con testa rivoltata, d’azzurro, con testa e membrate d’oro
Il cinghiale rappresenta il carattere feroce di Blofeld, che così scopre un pò le carte della sua vera natura, la montagna il Piz Gloria, la doppia croce di Lorena allude alle origini occidentali di Blofeld.