Nozioni

ATTRIBUZIONI ARALDICHE

Una delle branche dell’araldica più affascinanti è quella relativa alle attribuzioni, ovvero all’attitudine o al tentativo di attribuire a personaggi storici o di fantasia stemmi o emblemi che sarebbero potuti appartenere ad essi; quindi è la ricerca storica che incontra la fantasia

Attribuzioni o stemmi immaginari appaiono nella letteratura già nella metà del XII° secolo, particolarmente nelle leggende di Re Artù, infatti Chrétien de Troyes attribuì ai 40 cavalieri di Re Artù uno stemma.
Quindi ci sono le attribuzioni di papi, regnanti, personaggi della letteratura, del cinema, scienziati e così via.

ARALDICA ARTURIANA

A re Artù viene attribuito nel 1385 circa uno scudo d’azzurro, a tre corone d’oro.
A Parsifal:  di porpora, seminato di crocette d’oro, alla croce d’oro; come supporti due grifoni d’oro;  Motto : “crux Christi”.
Mordret: di porprora, un’aquila bicefala d’oro, al capo d’argento; un’aquila bicefala d’oro come cimiero; due donne di colore come supporti;  Motto: “par adventure”.
A Sir Galaad: d’argento, alla croce di rosso; una testa di dama come cimiero; due unicorni come supporti; Motto: “O l’aide Dieu”.

ARALDICA BONDIANA

Nel film Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà (On Her Majesty’s Secret Service) oltre a presentare lo stemma di James Bond e di Blofeld si tira in ballo il College of Arms di Londra, che mette in mostra un testo araldico e fa parlare le Bond girls di araldica.
L’idea dello stemma di James Bond nasce dall’amicizia tra Ian Fleming (anch’egli appassionato di araldica) e Robin de la Lanne-Mirrlees, nobile inglese, nonchè scrittore e araldo del College of Arms, che effettuò studi sulla famiglia Bond.
Nel racconto si scopre che il motto di Sir Thomas Bond è “Il mondo non è abbastanza” e che potrebbe essere un antenato di 007, per cui gli assegnano anche lo stemma di questa famiglia, i baronetti di Peckham, ovvero d’argento, allo scaglione di nero, caricato da tre bisanti d’oro; al cantone destro caricato da una mano di rosso (distnizione dei baronetti).
A Ernst Stavro Blofeld, capo dell’organizzazione criminale SPECTRE, invece si attribuisce il seguente stemma:
Scudo: gotico
Arma: d’azzurro, alla doppia croce di Lorena d’argento, attraversata dalla testa di un cinghiale d’ooro, con unghia d’argento; al capo d’argento, caricato da quattro losanghe di rosso
Motto: Arae Et Foci  (per aria e in volo)
Corona: da conte
Elmo: da conte
Cercine e lambrecchini: d’azzurro e d’oro
Cimiero: un cinghiale fermo su una montagna innevata
Supporti: due aquile con testa rivoltata, d’azzurro, con testa e membrate d’oro
Il cinghiale rappresenta il carattere feroce di Blofeld, che così scopre un pò le carte della sua vera natura, la montagna il Piz Gloria, la doppia croce di Lorena allude alle origini occidentali di Blofeld.
JAMES BOND
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Di Sconosciuto – International Studio Volume 76, via http:/www.bestoflegends.org/kingarthur/, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4366920

ERNST STAVRO BLOFELD
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Di Sconosciuto – International Studio Volume 76, via http:/www.bestoflegends.org/kingarthur/, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4366920

PERSONAGGI STORICI

Carlo Magno, primo imperatore del Sacro Romano Impero viene attributito questo stemma:  partito: nel 1° d’oro, alla mezza aquila bicefala uscente dalla partizione, di nero, coronata, membrata, armata e linguata di rosso; nel 2° d’azzurro, seminato di gigli d’oro.
Edoardo il Confessore uno scudo d’azzurro alla croce fiorata, tra 5 merlotti, il tutto d’oro.
Stefano di Inghilterra  è attribuito uno scudo di rosso, al sagittario d’oro: forse perchè succedette al trono durante il periodo del Sagittario, oppure perchè condusse un’importante battaglia con archi e frecce o perchè la sua città di nascita, Blois, aveva un sagittario nello stemma.
Ad Attila, re degli Unni è attributio uno scudo d’argento, al turul al naturale. Il Turul è un uccello mitologico legato alle leggende sull’origine dei Magiari, ed è immaginato come un falco di enormi dimensioni.
CARLO MAGNO
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EDOARDO IL CONFESSORE
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STEFANO D'INGHILTERRA
By Drdpw - This file was derived from: King-Stephen-I-England-Blois-Arms.jpg, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=18560087
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ATTILA
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ARALDICA RELIGIOSA

Gesù
A Gesù sono stati attribuiti vari emblemi: la croce, usata dai crociati, l’arpa (perchè discendente di Davide) e l’agnello pasquale e quindi uno stemma d’azzurro, all’Agnus Dei al naturale; l’azzurro è simbolo di purezza, mentre l’agnello pasquale è un’espressione evangelica in lingua latina che significa Agnello di Dio e si riferisce a Gesù Cristo nel suo ruolo di vittima sacrificale per la redenzione dei peccati dell’umanità.
Giuseppe
Per San Giuseppe si è optato per il nardo o meglio il giglio, fiore a lui associato, lo sfondo marrone allude alla sua professione di falegname.
Madonna
Lo stemma della Madonna è stato rappresentato con il suo monogramma sormontato da una rosa, ovvero la rosa mistica; nell’iconografia della mistica cristiana la rosa, per la bellezza, il profumo, per il mistero della sua forma apprezzata da tempo immemorabile e per il colore per lo più rosso, è simbolo antichissimo dell’amore ed indica la coppa che raccolse il sangue di Cristo o la trasformazione delle gocce di questo sangue o le ferite di Cristo stesso. È ricordata anche la rosa mistica delle Litanie della Madonna.
Ma le sono attribuiti anche un cuore alato trafitto da una, su campo azzurro e gigli d’argento.
GESU'
By Unknown author - Hyghalmen Roll, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1317097
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ALTRI

San Tommaso d’Aquino è stato attribuito uno scudo di nero, al sole d’oro, a Fibonacci partito di rosso e d’azzurro, al leone d’argento sul tutto, a Roger Bacon di rosso, a sei rose d’argento, bottonate d’oro. In Harry Potter c’è lo stemma della Scuola di Hogwarts, ovvero: inquartato: nel 1° di rosso, al leone rivoltato d’oro; nel 2°d’azzurro, al serpente d’argento; nel 3° d’oro, al tasso al naturale; nel 4° d’azzurro, al grifone d’oro. Sul tutto d’oro, alla lettera H di nero.
Motto: Draco dormiens nunquam titillandus.

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