Cosa penserebbero oggi due giovani se parlassero del Registro Araldico Italiano?
Chiara, 24 anni, studentessa di Storia dell’arte, appassionata di cultura visiva.
Tommaso, 25 anni, studente di Giurisprudenza, curioso e un po’ scettico.
Ambientazione: un’aula studio universitaria, pomeriggio. Portatili, caffè, libri aperti.
Chiara
(sbuffando)
Sai che non riesco a togliermi dalla testa questa cosa degli stemmi? Stavo leggendo un articolo sul Registro Araldico Italiano.
Tommaso
(solleva lo sguardo dal computer)
Il registro… cosa? Roba da cavalieri templari?
Chiara
(ridendo)
No, no! È una cosa vera. Tipo un archivio ufficiale di stemmi, armi e simboli personali.
In pratica l’araldica non è morta, si è solo digitalizzata.
Tommaso
Davvero? Pensavo fosse roba da nobiltà d’altri tempi.
Chiara
È quello che pensavo anch’io! Ma il registro accoglie anche stemmi moderni: di famiglie, associazioni, perfino di singole persone.
C’è chi si fa lo stemma per passione o per “identità culturale”.
Tommaso
Quindi potrei farmi un leone rampante con in mano un laptop?
Chiara
Esatto! Ma occhio al blasone: c’è una terminologia precisa.
Guarda qui, il sito ha sezioni dedicate a tutto — araldica personale, civica, ecclesiastica, militare e dinastica.
Ogni categoria segue regole proprie.
Tommaso
(interessato)
Ah, quindi è un sistema strutturato. Non solo disegni carini.
Chiara
Esatto.
E poi ci sono pure le sezioni per le onorificenze, i titoli, i sigilli e i motti.
È una specie di enciclopedia araldica in continuo aggiornamento.
Tommaso
Incredibile. Non pensavo fosse così articolato.
Chiara
Eh sì. E poi ci sono curiosità assurde: tipo gli stemmi di personaggi famosi.
Sai che a James Bond hanno attribuito uno suo stemma?
E invece non sapevo che Paul McCartney! non solo ha uno stemma molto rappresentativo della sua carriera, ma è anche un baronetto!
Tommaso
(sorpreso)
Davvero? Quindi anche gli artisti o i personaggi di fantasia possono avere uno stemma?
Chiara
Sì! In Inghilterra il College of Arms è ancora attivissimo.
E in Scozia c’è il Lord Lyon King of Arms, che riconosce ufficialmente gli stemmi e persino i titoli feudali.
Tommaso
(tipo “Lairds e Baroni Feudali Scozzesi”? Ho letto qualcosa del genere…)
Chiara
Esatto. È possibile ancora acquistare o ereditare certi titoli in Scozia, tutto regolato da norme precise.
Non sono solo nobiltà moderna, ma anche dignità storiche riconosciute.
Tommaso
Pazzesco.
E noi che pensavamo che l’araldica fosse solo roba da manuale di storia medievale.
Chiara
Appunto!
E guarda: il Registro Araldico Italiano ha pure una sezione di approfondimenti, usi e consuetudini.
Spiega come si disegnano gli stemmi, come si scrive un blasone, come si eredita un’arma, o come si combinano simboli matrimoniali.
Tommaso
Interessante, tra l’altro gli stemmi possono essere utilizzati in svariati modi: su inviti, biglietti da visita, carte intestate, piatti e posate, su anelli, gemelli, spille, cravatte, ascot ed altri indumenti, su sigilli, mobilia ed argenteria e su bandiere. Quanto costa iscriversi a questo registro?
Chiara
Solo 100 euro! Ti mandano certificato, scheda araldica e pubblicazione ufficiale.
Un’idea per un regalo originale, no? È l’idea di partecipare a una tradizione secolare, in modo consapevole.
Tommaso
(sorridendo)
Tipo: “Buon compleanno, adesso sei un’arma parlante.”
Chiara
Esatto!
Io ci sto seriamente pensando. Uno stemma con una penna d’oro e una pila di libri.
Motto: Curiositas non dormitat.
Tommaso
Perfetto.
Io ci metterei un drago e una tazzina di caffè.
Motto: Nemo vincit somnum.
SARA
Mi piace.
È romantico, in un modo strano.
Come dire: lascio un segno, ma con stile.
LUCA
Sì.
E con significato.
Nel mondo dei loghi che cambiano ogni sei mesi, uno stemma resta.
SARA
(guardandolo)
Forse è questo che più mi affascina: la precisione delle regole e, allo stesso tempo, la libertà creativa che custodiscono.
L’araldica è disciplina e immaginazione insieme. Quindi in fondo è questo: un modo per ricordare chi siamo, anche quando tutto cambia.
LUCA
Esatto.
Un profilo che non ha bisogno di algoritmo per restare visibile.
(Si scambiano un sorriso.
Lei torna al suo schermo, disegna una luna sopra una tazza di caffè.
Lui la guarda, poi scatta una foto.)
(Si guardano ridendo, poi tornano a scrivere. Sullo schermo di Chiara appare la pagina del Registro Araldico Italiano, con la sezione “Registrazioni private – Domanda d’iscrizione”).
SARA
(guardandolo)
Allora che dici ci facciamo creare uno stemma e lo registriamo anche noi?
LUCA
Certo, ora li contatto e poi ti faccio sapere